DURATA: 3 giorni
TARGET: turista culturale, famiglie
OBIETTIVO: favorire la conoscenza del territorio mediante il passaggio nelle location di film (più o meno) famosi
l grande fiume ha da sempre ispirato artisti di ogni ambito, dalla pittura alla letteratura, dalla musica al teatro. E – da protagonista
o anche solo da scenario – ha conquistato anche il cinema. Basterebbe pensare al Mondo Piccolo di Guareschi (“Spesso vado a sedermi sulla riva del gran fiume e mentre mastico un filo d’erba penso: si sta meglio qui, su questa riva…”), portato poi sugli schermi da Duvivier e poi da Gallone e da Comencini, con i volti di Fernandel e Gino Cervi, e con il fiume sempre presente, vuoi minaccioso durante la piena, vuoi amico durante il tempo libero. Spesso la cinepresa coglie attimi, particolari, situazioni del fiume che a uno sguardo superficiale sfuggirebbero. E queste terre sono state spesso location di pellicole più o meno note. Ripercorrere questo territorio “unendo i puntini” delle location cinematografiche –di vario genere, da quello storico a quello comico – dà suggestioni spesso inattese e concorre a restituire al turista un’immagine ricca e mai scontata dell’ “anima del luogo”. Quel Mondo Piccolo che non fatica a conquistare il turista sanamente curioso. L’itinerario è completamente percorribile attraverso la rete ciclabile dell’Oglio Po: Greenway dell’Oglio, Eurovelo 8/VenTo, ciclovia Unesco Mantova-Sabbioneta.
PROGRAMMA DI VIAGGIO
1. Brescello e Viadana
Come scrisse Giovannino Guareschi, Brescello si trova “in quella fetta di Pianura Padana fra il Po e l’Appennino”. Settant’anni fa venne scelto per girare la trasposizione cinematografica di uno dei capolavori del celebre scrittore: Don Camillo, cui seguirono poi nel giro di pochi anni altre pellicole tutte dedicate alla saga tra don Camillo e il sindaco Peppone. Nel tempo, Brescello
ha saputo valorizzare questa storia (ma già all’epoca, l’intero paese era coinvolto nelle riprese), e ha creato un vero e proprio museo diffuso. Se infatti si lascia l’auto nel parcheggio appena fuori il centro storico, già l’ingresso a piedi è come ripercorrere un set cinematografico, con il viale su cui si affaccia la (finta) “Casa del Popolo” e la (vera) sede temporanea della Rizzoli Film, cui si recavano gli abitanti ogni mattina per essere reclutati come comparse. Il viale sbocca sulla piazza centrale, con la chiesa (sul cui sagrato vi accoglie la statua di don Camillo, e al cui interno trovate il crocifisso del film) e il Municipio (al cui ingresso vi accoglie la statua di Peppone). Tutto il centro storico è popolato di cartelli informativi che raccontano le scene del film (la casa del curato, il carro armato, la campana, …). È possibile prenotare una visita guidata (T +39 0522.482564; ufficioturismo@ comune.brescello.re.it). Meritano poi una visita il “Museo Peppone e don Camillo”, con numerosi oggetti di scena, la ricostruzione di alcuni ambienti interni, diversi oggetti di scena, … (aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30; sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00; ingresso a pagamento), e il “Museo Brescello e Guareschi, il cinema e il territorio” (mostre temporanee, un set cinematografico, numerose fotografie di vita fra cinema e territorio, la bottega del liutaio brescellese Raffaele Vaccari, la sezione sulla civiltà contadina e sull’alluvione del 1951), aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30; sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00; ingresso a pagamento. Da Brescello si passa a Viadana. Per chiudere la mattinata, suggeriamo una sosta al vecchio ponte, una delle location del celebre Ligabue. Questo sceneggiato andò in onda sulla Rete 1 nazionale alla fine del 1977; la regia porta la firma di Salvatore Nocita, la sceneggiatura quella di Cesare Zavattini. In tre puntate lo sceneggiato narra la vita del celebre pittore Antonio Ligabue. Fu questa l’ambientazione dell’incursione dei tedeschi alla capanna di Ligabue, collocata nella fiction a pochi metri dalla sponda del fiume.
2. Pranzo
Per il pranzo a Viadana consigliamo i 13 ristoranti e agriturismi locali.
3. Pomponesco
Il pomeriggio si apre con lo spostamento a Pomponesco, uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Caratteristico il centro storico, conformato con pianta a croce latina, su cui si affacciano la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Sette Fratelli Martiri, i palazzi ottocenteschi, il Municipio, e (poco distante) il teatro. Tale centro storico è stato spesso location di film dei più svariati generi. Quasi interamente girato a Pomponesco è infatti Don Camillo; ci riferiamo non alle storiche pellicole brescellesi, bensì al Don Camillo impersonato nel 1983 da Terence Hill. Piazza IV Martiri vede Flavio Bucci – Ligabue nell’omonimo e già citato sceneggiato di Nocita – dipingere sui muri, ma è anche ambientazione della Strategia del ragno (1970) di Bernardo Bertolucci (nel cast Alida Valli). Ricordiamo inoltre Monella (1998) di Tinto Brass e Mal’aria (2009) di Bianchini.
Tempo: 1 ora
4. Dosolo
L’itinerario prosegue a Dosolo. Partiamo dall’argine sul Po, teatro di scene di Novecento (1976), capolavoro di Bernardo Bertolucci (questo potente “dramma storico” è un vero e proprio omaggio alla cultura contadina di queste terre). Il colpo d’occhio nelle riprese del film è inequivocabile e mostra lo skyline del borgo di Dosolo con chiarezza. Proseguendo lungo l’argine si giunge alla frazione di Villastrada, per imbattersi ancora nella figura di Antonio Ligabue, questa volta però nel recente (2021) Volevo nascondermi di Giorgio Diritti con Elio Germano protagonista; alcune scene sono tra l’altro girate nel ristorante tipico “Nizzoli” (dove era di casa Cesare Zavattini), ma anche presso le “Officine Meccaniche” ove il pittore acquista una moto. Quest’ultimo edificio, in stile Liberty, ha conservato sia la struttura architettonica, sia l’insegna originale. Un manufatto di grande fascino, che ha in comune con molti altri edifici del borgo di Villastrada il tema dell’architettura di inizio ‘900. Consigliamo pertanto di chiudere il pomeriggio con un itinerario tra le vie del borgo, alla scoperta del patrimonio architettonico Liberty, a partire dal bellissimo teatro (sorto nel 1910, restaurato nel 2011 e ad oggi attivo con interessanti stagioni teatrali); è possibile prenotare una visita contattando l’Associazione Teatro Sociale di Villastrada ( T +39 0375 89315). Gli edifici in stile Liberty, facilmente riconoscibili per i cornicioni riccamente decorati, spesso con motivi floreali, sono sparsi per le vie del paese. Sempre di inizio ‘900 è un curioso palazzo in stile eclettico, neomedievale, completamente rivestito in mattoni. Merita una visita anche il cimitero del paese, anch’esso ricchissimo di cappelle e decorazioni in stile Liberty. Davvero curioso trovare in una piccola frazione agreste una tale concentrazione di opere in uno stile così ricercato e raffinato come il Liberty… a Villastrada l’esperienza è quella di un salto indietro nel tempo!
Tempo: 2 ore
5. Cena
Per la cena consigliamo i 4 ristoranti o agriturismi della zona, per il pernottamento i 2 alberghi locali.
6. Corte Bugno
La seconda giornata si apre con una nuova escursione sull’argine. Ci troviamo a Corte Bugno, frazione di Viadana, anch’essa location di Volevo nascondermi, per passare subito dopo al borgo di Cizzolo (verso Torre d’Oglio), dove un altro Ligabue – quello di Nocita – scorrazzava con la sua motocicletta.
Tempo: 1 ora
7. Sabbioni
Si prosegue poi – passando per la frazione di Sabbioni, la cui Corte Mottella è teatro della scena “dieci minestre per un quadro” del Ligabue di Nocita – con un’escursione a Torre d’Oglio (frazione di Marcaria). Elemento di richiamo di questo borgo è il celebre “ponte di chiatte” realizzato nel 1926 e rinnovato nel 2010. Proprio il ponte è stato al centro di celebri scene di alcuni film; lo attraversa in moto Terence Hill nel Don Camillo del 1983, lo attraversano i protagonisti di Radiofreccia di Luciano Ligabue (1998) a bordo di un Maggiolino rosso, lo attraversano infine (accurate ricerche hanno posto fine alla diatriba sulla paternità di questa scena, tra Bereguardo e Torre d’Oglio) le truppe dei Lanzichenecchi ne I Promessi Sposi (1989) di Nocita. E sempre a Torre d’Oglio arrivò anche Novecento. Sia il capolavoro di Bertolucci che la trasposizione filmica del romanzo manzoniano ebbero scene anche nella monumentale corte quattrocentesca La Motta, oggi agriturismo, che si consiglia di visitare; si può poi proseguire l’itinerario tra magnifici scorci naturalistici, fino a giungere alla foce del fiume Oglio.
Tempo: 2 ore
8. Pranzo
Per il pranzo consigliamo i 3 ristoranti della zona.
9. Marcaria
Nel pomeriggio, l’esteso territorio di Marcaria accoglie il visitatore in numerosi punti d’interesse: dalla piccola chiesetta cimiteriale di San Giovanni Battista (risalente all’XI secolo), alla chiesa del SS Nome di Maria alla piccola frazione di San Pietro… Il punto sicuramente più rinomato è però Corte Castiglioni, presso la frazione di Casatico. Donata nel 1415 dai Gonzaga ai Castiglioni (il cui più illustre componente fu Baldassarre Castiglione, letterato e diplomatico), la Corte è un monumentale complesso rurale, location di alcune scene dei già citati Volevo nascondermi e di Mal’aria. Oggi chiusa per i lavori di riqualificazione, Corte Castiglioni è una vera meraviglia dell’architettura rurale rinascimentale; dall’esterno è possibile seguire il tracciato delle mura merlate (realizzate da Luca Fancelli) e vedere la straordinaria (e architettonicamente unica) torre ottagonale, che all’interno conserva una ghiacciaia e splendidi affreschi della scuola di Giulio Romano. Casatico conserva anche una pregevole chiesa e una delle più tradizionali trattorie di tutta la zona, proprio di fronte all’ingresso di Corte Castiglioni. Si ritorna poi sulla strada verso sud con una sosta alla frazione di Canicossa, in cui nel 1981 venne girato dalla BBC The little world of don Camillo. In questa località consigliamo la visita alla chiesa, ai portici, all’edificio della scuola per l’infanzia in stile razionalista.
Tempo: 2 ore
10. Commessaggio
Si giunge poi a Commessaggio, per una visita al centro storico, con il caratteristico Torrazzo (voluto nel 1583 da Vespasiano Gonzaga, duca di Sabbioneta, oggi sede di esposizioni, mostre ed eventi culturali; per una visita al Torrazzo, contattare l’Associazione Il Torrazzo: T +39 366.4326860; iltorrazzoassociazione@gmail.com)
Tempo: 1 ora
11. Cena
Per la cena consigliamo i 15 ristoranti della zona. Per il pernottamento consigliamo i 9 alberghi della zona.
12. Commessaggio
La terza giornata si apre con l’attraversamento del caratteristico ponte di barche di Commessaggio. Costruito nel 1583, venne demolito e ricostruito nel 1976. Il ponte gonzaghesco venne immortalato
in una scena del film di Pasolini Salò o le 120 giornate di Sodoma, girato l’anno prima della demolizione; In una sequenza di scene, si può ammirare il bel panorama di Commessaggio con il suo Torrione, da Commessaggio Inferiore (fraz. Di Sabbioneta, la località al di là del ponte), così come la settecentesca chiesetta della Madonna di Loreto, sempre in località Commessaggio Inferiore. Il nuovo ponte, quello visibile attualmente, è teatro di una scena del già citato Volevo nascondermi, con Elio Germano, alias Antonio Ligabue, che attraversa il ponte di barche in motocicletta. Da qui si prosegue per Sabbioneta. Il resto della mattinata è tutto dedicato alla visita della “Città Ideale” voluta dal principe Vespasiano Gonzaga secondo i princìpi rinascimentali. Sono disponibili visite guidate (durata: 2 ore; prenotazioni al numero 0375.221044); il tour comprende – con un unico biglietto cumulativo – la visita ai sette monumenti della cittadina: il Palazzo Ducale, il Teatro all’Antica, il Palazzo Giardino con la Galleria degli Antichi, la chiesa della Beata Vergine Incoronata, il Museo del Ducato, la Pinacoteca San Rocco, la Sinagoga. Una passeggiata per le vie del centro consente di immergersi idealmente in alcune scene di numerosi film: dall’immancabile Volevo nascondermi, a – in rigoroso ordine cronologico – La Parmigiana (1963) di Pietrangeli, Le stagioni del nostro amore (1965) di Vancini, il già citato Strategia del ragno (1970) di Bertolucci, Il potere (1972) di Tretti, Povero Cristo (1975) di Carpi, Marquise (1997) di Belmont, Amor nello specchio (1999) di Maira, La guerra è finita (2002) di Gasparini.
Tempo: 3 ore
13. Casalmaggiore
Ci dirigiamo verso Casalmaggiore per l’ultima tappa del nostro viaggio. Consigliamo di fare una sosta per l’acquisto di prodotti tipici!
14. Pranzo
Per il pranzo consigliamo i 14 ristoranti della zona.
15. Casalmaggiore
Nel pomeriggio si suggerisce una visita al centro storico di Casalmaggiore; la cittadina adiacente al Po fu teatro di alcune scene del film Avalanche Express di Robson (1979). A Casalmaggiore si consiglia anche una visita al Museo Diotti – importante pinacoteca tematica – e al Museo del Bijou (caratteristica raccolta di prodotti e strumenti dell’arte della lavorazione dell’“oro matto”), una passeggiata alla scoperta dei palazzi e delle innumerevoli chiese del centro storico. È possibile l’acquisto del biglietto cumulativo. Visite guidate prenotabili presso il Museo Diotti contattando +39 0375 200416 o scrivendo a info@museodiotti.it, mentre le visite guidate o i laboratori al Museo del Bijou sono prenotabili a +39 0375 205344 oscrivendo a info@museodelbijou.it. Per i cinefili più accaniti si suggerisce infine una “deviazione” fino alla zona dell’Oltrepò, da Ostiglia con il ricordo diffuso del regista Monicelli, a Revere con la collezione Pecorari completamente centrata sulla figura di Alida Valli, a Curtatone (ove il Santuario delle Grazie fu location per Novecento).