DURATA: 3 giorni
TARGET: Turista culturale
OBIETTIVO: Valorizzare l’arte come strumento per la fruizione del patrimonio culturale dei territori periferici. Creare connessioni con Mantova e con attrattori principali, per favorire la conoscenza dei luoghi della cultura nell’Oltrepò Mantovano. Valorizzare arte e artisti del territorio Mantovano.
Un itinerario alla ricerca dell’arte diffusa sul territorio dell’Oltrepò mantovano, con particolare riferimento alle opere di due importanti artisti di due diverse epoche: Giuseppe Bazzani (1690-1769) e Lanfranco Frigeri (1920-2019).
Giuseppe Bazzani, mantovano di nascita, fu uno dei maggiori esponenti della pittura barocca, insieme a Giambattista Tiepolo e a Giovanni Battista Pittoni.
Oggi le opere del Bazzani sono conservate in diversi musei importanti: al Louvre di Parigi, alla National Gallery di Londra, alla Galleria d’arte antica di Trieste, agli Uffizi di Firenze, oltre che al Museo Diocesano Francesco Gonzaga di Mantova, presso la collezione della Banca Agricola Mantovana e in edifici religiosi sparsi sul territorio mantovano.
Lanfranco Frigeri, importante esponente surrealista, nacque a Quingentole e qui trascorse tutta la sua vita. Legatissimo al proprio territorio e al Grande Fiume, era un artista che ugualmente riusciva a rappresentare il “qui” e l’”oltre”, le vicende umane con uno sguardo spirituale. Diverse opere di Lanfranco sono conservate presso la collezione della Banca Agricola Mantovana e presso il Museo Diocesano Francesco Gonzaga di Mantova. Molte opere sono visibili in diverse chiese del territorio Mantovano, principalmente nell’Oltrepò. Una scultura di Lanfranco, raffigurante il Beato Carlo Carcano, è collocata su una guglia del Duomo di Milano. Attraverso questo itinerario che prende il via dal Museo Diocesano di Mantova, il turista potrà scoprire le opere d’arte custodite nelle chiese dell’Oltrepò Mantovano.
PROGRAMMA DI VIAGGIO
1. Museo Diocesano
Il Museo Diocesano è uno dei principali musei di Mantova e del mantovano. Le sue collezioni comprendono arredi liturgici, arazzi, armature (originali del XV-XVI secolo, provenienti dal Santuario delle Grazie di Curtatone), oggettistica d’arte e una ricca pinacoteca. In particolare, il Museo conserva la più ampia raccolta esistente del pittore Giuseppe Bazzani e una significativa collezione di opere di Lanfranco Frigeri. www.museofrancescogonzaga.it/
Tel. 0376 320602
La visita alla città di Mantova permette di scoprire altre opere dei nostri due artisti:
- La chiesa di Sant’Orsola, dove è possibile ammirare una tela di Lanfranco (raffigurante appunto Sant’Orsola)
- La Basilica Palatina di Santa Barbara, che conserva un dipinto di Bazzani raffigurante l’“Immacolata con Santa Margherita e San Luigi Gonzaga”
Tempo: 2 ore
2. Sacchetta di Sustinente
Pranzo libero e partenza per Sacchetta di Sustinente. Visita alla chiesa di Sacchetta, dedicata all’Annunciazione della Beata Vergine Maria, con la tela di Santa Teresa e San Francesco di Sales di Giuseppe Bazzani. La chiesa è pregevole e molto interessante; fu riedificata più volte, a causa dei danni subiti per le piene del Po, essendo addossata all’argine del Grande Fiume. Oltre alle opere del Bazzani, si possono qui ammirare opere di Francesco Maria Raineri (lo Schivenoglia), importante pittore mantovano (di Schivenoglia, appunto) amico di Bazzani, che con quest’ultimo collaborò in diverse occasioni. La ricchezza della costruzione è dovuta alla presenza in loco della famiglia dei Marchesi Cavriani, di cui si conserva – proprio accanto alla chiesa – il pittoresco antico cimitero, che merita una visita (prenotazioni Associazione Sacha Caprianorum, sacha.caprianorum@ gmail.com). Un suggestivo colpo d’occhio sul borgo di Sacchetta è offerto dalla passeggiata lungo l’argine del Po; sull’altro lato dell’argine, proprio in corrispondenza della chiesa dell’Annunciazione, è situato l’imbarco fluviale turistico dove attraccano i battelli da (per) Mantova. È quindi possibile raggiungere questa località via acqua e continuare l’itinerario anche in bicicletta lungo l’argine (pista Eurovelo 8).
Proseguendo lungo l’argine si raggiunge il centro di Sustinente, dove sorge la Parrocchiale e dove è possibile ammirare la scenografica Villa Guerrieri Gonzaga. Oltre l’abitato di Sustinente si giunge a Serravalle a Po, con i tre abitati di Serravalle, Libiola, Torriana (dove è visibile la splendida corte, con la chiesetta in fase di restauro).
Tempo: 3 ore
3. Cena
Sarà possibile cenare in 11 locali tra Sustinente/Serravalle a Po/Ostiglia. Pernottamento nelle 9 diverse strutture ricettive della zona.
4. Ostiglia
Dopo aver attraversato il bel centro storico di Ostiglia, dove si possono vedere pregevoli edifici in stile Liberty (tra la strada Abetone Brennero Est e via Gramsci, con particolare attenzione alla Palazzina Mondadori, prima stamperia dello storico Editore), si prevede la visita alla chiesa Parrocchiale dedicata all’Assunzione della Beata Vergine Maria. L’edificio è della fine dell’Ottocento, realizzato in stile neogotico. Le linee sono molto semplici, l’interno è luminoso e molto gradevole e ospita la “Crocifissione” di Lanfranco Frigeri.
Tempo: 1 ora
5. Revere
Sempre in mattinata, è possibile attraversare il ponte di Ostiglia e far visita alla chiesa parrocchiale di Revere (comune di Borgo Mantovano), dedicata all’Annunciazione della Beata Vergine Maria. La facciata è una delle più belle e particolari di tutto l’Oltrepò Mantovano, con la sua forma curva decorata da nicchie e cornicioni. Nelle attuali forme, la chiesa fu edificata nella seconda metà del Settecento. All’interno vi sono due opere di Giuseppe Bazzani: l’“Annunciazione” e la “Madonna con Santa Chiara”. La visita alla chiesa è l’occasione per salire sull’argine attiguo per un colpo d’occhio sul paese di Revere da una parte e sul fiume Po e Ostiglia dall’altra.
Tempo: 1 ora
6. Villa Poma
Il viaggio prosegue verso un altro abitato del Comune di Borgo Mantovano, Villa Poma, per visitare la Parrocchiale. Lungo la strada statale 12, ci si imbatte nella Pieve Matildica di Sant’Andrea del Ghisione, una piccola chiesa in stile romanico dalla spiritualità intima e raccolta, che merita una visita. Giunti nel centro di Villa Poma, una piazza spaziosa e ordinata ospita la chiesa di San Michele; anche qui si tratta di un edificio recente, risalente agli inizi del Novecento, un rifacimento della chiesa Quattrocentesca che era ormai ammalorata. Lo stile è neoromanico-neogotico. All’interno due pregevoli opere di Lanfranco Frigeri, un “San Michele” e un “Cristo Pantocrator”, oltre a una Via Crucis settecentesca (forse della scuola del Bazzani). Se i tempi lo consentono, merita di essere visitata la chiesa Matildica di Pieve di Coriano, a pochissimi minuti da Villa Poma.
Tempo: 1 ora
7. Pranzo
Pausa pranzo tra Borgo Mantovano e Schivenoglia (prossima tappa). È possibile il pranzo al sacco, acquistando la tradizionale schiacciata in qualcuno degli ottimi forni locali (se ne trova almeno un in ogni paese), magari farcita con salumi tipici e formaggi (siamo nella zona di produzione del Parmigiano Reggiano) e accompagnata da prelibati dolci. Ciascun paese dell’Oltrepò Mantovano è attrezzato con parchi pubblici molto ordinati e curati; non è difficile trovare un’area dove pranzare al sacco! I prodotti del territorio si trovano facilmente nei 6 negozi in zona. Per chi non volesse pranzare al sacco, segnaliamo in zona 8 locali.
8. Schivenoglia
Il paese di Schivenoglia è situato in zona agreste, senza affaccio sul Po. Presenta un centro molto ordinato e pittoresco, con la storica “Corte Dall’Acqua” a costeggiare la strada principale. La chiesa di San Francesco è ben visibile dalla Strada Provinciale 40. L’edificio è del XV-XVI Secolo, ma con diversi interventi di restauro e sistemazione nel corso dei secoli. Una chiesa dalla facciata molto semplice, ma che custodisce diversi capolavori: la pala d’altare di Lanfranco (“San Francesco”) e una tela di Francesco Maria Raineri, lo Schivenoglia (il “Transito di San Francesco”). Lo Schivenoglia era appunto originario del paese omonimo, e dal proprio paese volle prendere il nome d’arte.
Tempo: 1 ora
9. San Giovanni del Dosso
Da Schivenoglia a San Giovanni del Dosso il tragitto è breve, poco più di tre chilometri. San Giovanni del Dosso condivide con Schivenoglia il fatto di non essere affacciato sul fiume e l’atmosfera tranquilla e lenta dei paesi di una volta. La chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista ha origini seicentesche, con una serie di ampliamenti e rifacimenti (non ultimo il restauro post terremoto del 2012) che l’hanno resa così come la vediamo. La pala d’altare è un dipinto del Bazzani che rappresenta il Battesimo di Gesù. Diverse tele di pregevole fattura arricchiscono ulteriormente l’edificio, così come le decorazioni di Anselmo Baldissara, artista di inizio Novecento che molto lavorò in questa zona (ricordiamo Villa Bisighini a Borgocarbonara). Non possiamo dimenticare che San Giovanni del Dosso fu paese natale di un altro grande pittore: Dosso Dossi. A breve sarà possibile visitare il museo virtuale a lui dedicato, a pochi passi dalla Parrocchiale. Un’imperdibile immersione nell’arte! Un suggerimento: in questa zona sono molti i prodotti tipici: dal Parmigiano Reggiano, ai meloni e alle pere Mantovane, alle zucche, al vino, ai salumi, ai dolci, … perché non fermarsi ad acquistarne direttamente dai produttori? I prodotti possono essere acquistati in 12 negozi della zona.
Tempo: 1,5 ora
10. San Giacomo delle Segnate
Torniamo all’arte contemporanea, dirigendoci verso San Giacomo delle Segnate. Sulla strada tra San Giovanni del Dosso e San Giacomo delle Segnate è possibile ammirare la bellissima Villa Arrigona, residenza della famiglia Arrigoni, che la fece edificare all’inizio del 1600. Una vera chicca, visitabile internamente solo in occasioni particolari (es. Giornate FAI).
San Giacomo si presenta come un paese dal centro storico molto accogliente. Nella piazza a pochi passi dal Municipio (di epoca fascista) sorge la maestosa chiesa di San Giacomo Maggiore, tardo- settecentesca, caratterizzata da un altrettanto maestoso campanile (costruito all’inizio del Novecento). Qui l’opera di Lanfranco Frigeri è espressa in tutta la sua potenza e bellezza: sei grandi tele raffiguranti altrettanti Santi, oltre a una importante pala d’altare con cornice intagliata e dorata. A proposito di arte contemporanea, San Giacomo delle Segnate fu paese natale di un altro artista del Novecento: Vanni Viviani. È in fase di recupero quella che fu la sua abitazione- laboratorio, la cosiddetta “Cà di Pomm” (la pittura di Viviani era caratterizzata dalla presenza di mele nei dipinti!), che verrà destinata a mostre d’arte.
Tempo: 1 ora
11. Cena
Al termine della seconda giornata di itinerario, consigliamo cena con prodotti tipici nei 18 locali della zona. Il pernottamento sarà possibile in 5 strutture della zona.
12. Quistello
L’itinerario prosegue il terzo giorno verso il paese di Quistello, caratterizzato dalla presenza del fiume Secchia, con il suo parco naturalistico. Il paese è una vera e propria culla d’arte. Partiamo dalla chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo, edificata a metà del Settecento e rimaneggiata nei secoli successivi. Qui è conservata una Via Crucis in 14 stazioni realizzata da Lanfranco. Ritroviamo qui anche dipinti murali del pittore contemporaneo Anselmo Baldissara, oltre a due tele cinquecentesche. Quistello presenta diverse opere di pregio architettonico: alcune ville in stile Liberty, il Palazzo Comunale, il Palazzo Palestra (realizzato con uno stile molto particolare e riconoscibile da Giuseppe Gorni, artista quistellese su cui torneremo tra poco). La Pinacoteca Comunale, che comprende moltissimi dipinti di importanti artisti locali, è attualmente adibita a Uffici Comunali, in attesa del completamento degli interventi post-sisma sul Municipio. La riapertura della Pinacoteca sarà occasione di un ulteriore spunto di interesse sul territorio quistellese. Per gli amanti dell’arte, è imperdibile l’appuntamento annuale con “La Piccola Parigi”, manifestazione che popola le vie di Quistello con la presenza di moltissimi e vari artisti (oltre 200 nel 2019, tra pittori, musicisti, scultori, scrittori, fotografi, …).
Tempo: 1,5 ore
13. Nuvolato
Anche se non vi sono opere di Lanfranco o di Bazzani, merita una visita – sempre sul tema arte – il Museo Diffuso Gorni nella frazione di Nuvolato. Il perché è presto spiegato: Giuseppe Gorni, così come Lanfranco e Bazzani, era un artista (pittore, scultore, architetto) molto legato al proprio territorio e divenne importante per le sue opere anche al di fuori dei confini mantovani. Gorni (1894-1975) nacque e operò molto a Nuvolato di Quistello, lasciando qui diverse testimonianze della propria attività e del proprio attaccamento al paese e alle sue tradizioni. L’edificio della ex scuola G. Pascoli – progettato dallo stesso Gorni – ospita molte opere dell’artista. Tuttavia, tutto il paese di Nuvolato può essere considerato un “museo”, vista la presenza di diversi graffiti dell’artista che raccontano i mestieri tradizionali, di diversi edifici da lui progettati (con il suo stile eclettico, che potremmo definire “neo-rinascimentale”), di alcune sculture e di sue opere all’interno del cimitero locale. Anche il Museo Gorni riesce a regalare un’esperienza coinvolgente, tra arte, bellezza e territorio.
www.museogorni.it/
T +39 0376 617158 – +39 347 0651260
Per il pranzo al sacco si consigliano 11 negozi rivenditori di prodotti tipici locali. Il pranzo al ristorante sarà possibile in 14 locali.
Tempo: 2 ore
14. Quingentole
Proseguendo il nostro viaggio, ci dirigiamo verso Quingentole, paese natale di Lanfranco, per respirare l’atmosfera del fiume che tanto ispirò il Maestro. La casa natale di Lanfranco si trova al limitare della grande piazza, dove si trovano il Municipio (ospitato in quello che fu Palazzo Vescovile) e la chiesa parrocchiale, che curiosamente non ospita opere di Lanfranco! È possibile sperimentare l’esperienza del silenzio del fiume salendo sull’argine del Po, poco fuori dal centro storico. Consigliamo di prendersi qualche minuto ad osservare il fiume e i suoi colori alla Piarda a Po, antico manufatto dove le lavandaie andavano a lavare la biancheria. Qui si trova anche un attracco fluviale, riservato però alle piccole imbarcazioni, visto il basso fondale.
Tempo: 2 ore
15. San Benedetto Po
L’ultima tappa dell’itinerario è San Benedetto Po, dove è possibile visitare l’Abbazia di Polirone e l’annesso Museo Polironiano. All’interno della chiesa, lì dove un tempo giacevano le spoglie di Matilde di Canossa (oggi in Vaticano), una bellissima tela di Lanfranco ricorda questa straordinaria donna che – mille anni fa – fece la storia (non solo quella dei territori del Mantovano!).
www.museocivicopolironiano.it.
T +39 0376 623050
Tempo: 2 ore